sabato 5 gennaio 2008

GIUNTA A KABUL LA BANDIERA DI GUERRA DEL 2° ALPINI

Nel primo pomeriggio è giunta presso Camp Invicta la Bandiera di Guerra del 2° Reggimento Alpini. L'Unità, comandata dal Colonnello Michele Risi è in procinto di avvicendare il 5° Reggimento Alpini, che costituisce attualmente il nucleo principale di ITALFOR XVI, sedicesimo Contingente Militare Italiano impiegato a Kabul. La Bandiera di Guerra del reparto è decorata con una Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, una Medaglia d'Oro, quattro d'Argento ed una di Bronzo per i meriti riconosciuti durante le campagne d'Africa e le due guerre mondiali. Il 2° Alpini, Reggimento della Brigata Alpina Taurinense, ha già preso parte a numerose missioni fuori area nei Balcani (Bosnia 2002 e 2003, Kosovo 2005) ed in Afghanistan (2006).

RE JUAN CARLOS AD HERAT

31 dicembre 2007. La base di Camp Arena, sede del Regional Command West a guida italiana e della Forward Support Base a guida spagnola, è stata visitata da Sua Maestà Juan Carlos I° Re di Spagna giunto in Afghanistan per salutare il Contingente Spagnolo che opera nella regione ovest. Sua Maestà era accompagnato dal Ministro della Difesa José Antonio Alonso Suárez, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Felix Sanz Roldan e dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale Carlos Villar Turrau. Al suo arrivo Re Juan Carlos è stato accolto dal Comandante del Regional Command West, il Generale di Brigata Fausto Macor, da una Compagnia d’Onore Multinazionale e dai Comandanti delle unità che compongono la Forward Support Base. Dopo una breve presentazione sulle attività svolte dagli spagnoli in questa area Sua Maestà ha potuto visitare l’area spagnola della base ed ha reso gli onori al monumento ai caduti in Afghanistan. A conclusione della visita Re Juan Carlos ha pranzato alla mensa spagnola della Forward Support Base assieme al Comandante del Regional Command West ed ha augurato un felice anno nuovo a tutti i militari.

IL COMANDANTE DEL COFA IN VISITA A HERAT

31 dicembre 2007. Il Generale di Squadra Aerea Roberto Iacomino, comandante del Comando Operativo delle Forze Aeree di Poggio Renatico, è giunto in visita al Regional Command West di Herat per rivolgere gli auguri per il nuovo anno agli uomini ed alle donne dell’Aeronautica Militare impegnati nella missione ISAF. Il Generale Iacomino, accompagnato dal Generale di Brigata Aerea Roberto Corsini, Comandante del Comando delle Forze Aerotattiche di Attacco di Milano, è stato accolto al suo arrivo dal Generale di Brigata Fausto Macor, Comandante del Regional Command West ed ha effettuato una breve visita a Camp Arena ed un volo su un elicottero A129 Mangusta dell’Esercito Italiano. Al termine della sua giornata ad Herat il Comandante del Comando Operativo delle Forze Aeree ha voluto incontrare il personale dell’Aeronautica Militare per testimoniare il lavoro svolto in questa area ed in questa occasione ha comunicato il conferimento di un Encomio Semplice al 1° Aviere Vincenzo Adaldo, del 16° Stormo Fucilieri dell’Aria. Nella stessa occasione il Generale Iacomino ha voluto condividere un momento informale con i militari per scambiarsi gli auguri per il nuovo anno.

A KABUL SI RICORDA IL CAPITANO DI VASCELLO BRUNO VIANINI

28 dicembre 2007. All’interno del compound italiano presso il Kabul International Airport nel piazzale intitolato al Capitano di Vascello Bruno Vianini, si è svolta la cerimonia di benedizione del monumento intitolato al Comandante Vianini, scomparso in un tragico incidente aereo sulle catene montuose che circondano la capitale afgana il 3 febbraio del 2005. Presenti alla cerimonia l’Italian Senior Representative in Afghanistan, Generale di Divisione Alberto Primiceri, l’Addetto Militare in Afghanistan Generale di Brigata Federico D’Apuzzo ed il Cappellano Militare Don Marco Galanti. Alla memoria di Bruno Vianini, il 1° giugno 2005, il Presidente della repubblica Carlo Azelio Ciampi conferiva la Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia con la seguente motivazione: Ufficiale Incursore di Marina, Capo Cellula presso il Comando della Task Force Nibbio nell’Operazione Enduring Freedom in Khost, Afghanistan, partecipava ripetutamente ad operazioni e ricognizioni speciali su tutta l’area giurisdizionale del contingente distinguendosi per professionalità, senso di responsabilità, perizia, coraggio ed abnegazione, dando lustro al corpo di appartenenza ed a tutto il Contingente Italiano. Afghanistan, 19 febbraio 2003-12 giugno 2003

martedì 1 gennaio 2008

MESSAGGIO DI FINE ANNO DEL MINISTRO PARISI ALLE FORZE ARMATE

Il Ministro della Difesa, On. Prof. Arturo Mario Luigi Parisi, in occasione della festività di fine anno ha inviato alle Forze Armate il seguente messaggio:Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Personale civile della Difesa,in occasione delle festività di fine anno, voglio che giunga ad ognuno di voi il mio caldo ringraziamento per l'impegno che avete condiviso con me in questi dodici mesi al servizio del Paese e, allo stesso tempo, il mio augurio più sincero per l'anno che sta per iniziare.Il nostro pensiero oggi si volge, in primo luogo, a quanti non sono più con noi: a quanti sono caduti nelle missioni militari per la difesa della pace e nell'azione di contrasto alla criminalità e, con loro, a tutti quelli che hanno perso la vita a causa di incidenti fatali; alle loro famiglie va un abbraccio affettuoso che rinnoviamo a tutti i congiunti dei Caduti degli anni passati. Le Forze Armate e la Difesa tutta sono al servizio dell'interesse collettivo, sia quando vigilano direttamente in Patria a salvaguardia del territorio nazionale, della sicurezza e delle libere istituzioni, sia quando operano all'estero come parte integrante di una grande rete di solidarietà internazionale, europea e atlantica, di uomini e donne coraggiosi che servono i grandi e comuni valori della sicurezza e della pace.L'Italia è parte attiva delle alleanze multinazionali che operano nelle aree di crisi, dai Balcani al Medioriente, all'Afghanistan. Fra enormi difficoltà, siamo riusciti a conseguire risultati preziosi, che hanno interrotto le spirali perverse della guerra, della violenza, delle rappresaglie e riaperto la strada della pace e dello sviluppo civile. La stabilizzazione e il quadro di sicurezza sono in tutte le situazioni nelle quali operiamo il primo passo verso la ricerca di soluzioni politiche e, in una prospettiva di più lungo termine, anche di natura sociale, economica e culturale, adatte a radicare un nuovo, pacifico sentire in terre spesso devastate da odii secolari.Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Personale civile della Difesa,il 2008 ci chiamerà a rinnovati impegni, operativi e di lavoro, nel solco di una continuità di intenti con quanto fatto negli anni precedenti e di una fattiva interpretazione degli indirizzi della nostra Costituzione.Siate orgogliosi della vostra appartenenza. Continuate ad assolvere con senso del dovere, disciplina, responsabilità i vostri quotidiani compiti e, con la consueta generosità, testimoniate con i fatti la vostra adesione alle nobili e gloriose tradizioni militari della Patria italiana.L'Italia vi è vicina, apprezza il vostro impegno e vi rinnova la sua piena fiducia e la sua riconoscenza.

lunedì 31 dicembre 2007

PRODI VISITA HERAT

23 dicembre: il Presidente del Consiglio Romano Prodi, accompagnato dall’Ammiraglio Gianpaolo Di Paola, Capo di Stato Maggiore della Difesa e dall’Ambasciatore per l’Italia in Afghanistan Ettore Francesco Sequi è arrivato ad Herat per visitare il Contingente Italiano nella Regione Ovest. Il Presidente Prodi è stato accolto all’aeroporto dal Comandante del Regional Command West e da una Compagnia d’Onore Interforze, ha visitato parte di Camp Arena e pranzato alla mensa della base per poi trasferirsi sul piazzale alzabandiera per rivolgere un messaggio ai militari italiani impegnati nella Missione ISAF: “Ufficiali, Sottufficiali, Soldati sono contento ed orgoglioso di essere qui tra di voi per farvi un ringraziamento, soprattutto il ringraziamento dell’Italia per quello che state facendo qui e per farvi gli auguri per queste feste. Voi state tenendo una delle posizioni più difficili e delicate di tutto lo scenario mondiale. Una regione grandissima, grande come la metà dell’Italia, che richiede energie, risorse e soprattutto grande sostegno e grande comprensione dei problemi e delle tensioni delle popolazioni e voi lo state facendo nel modo migliore, lo state facendo con grande sacrificio. L’Italia sta facendo questo perché noi vogliamo in campo internazionale tenere alta la bandiera delle responsabilità e del contributo alla pacificazione nella zona forse più tormentata del mondo perché non esiste altra zona del pianeta che abbia vissuto oltre 30 anni di guerre e di tensione. Una professionalità la vostra talmente alta che ha reso persino possibile un evento internazionale come la conferenza dell’Economic Cooperation Organization, che ha messo in evidenza la capacità di svolgere missioni complesse, che necessitano un livello di massima sicurezza. Io vi ringrazio infine per un ultimo aspetto: grazie a quanto avviene in questa area si ha la speranza che l’Afghanistan possa essere una zona pacificata, possa diventare uno Stato amministrato e gestito dagli afgani. L’Italia sta dando un grande contributo e sono questi i motivi per cui il Paese vi deve gratitudine e riconoscenza. Naturalmente è chiaro che quando si riconosce questo impegno, vi si deve il nostro di impegno nel fornirvi non solo le risorse economiche necessarie ma la vicinanza affettiva, di un riconoscimento della grandezza del compito che state portando avanti. E questo è il sentimento che volevo esprimere personalmente a nome di tutto il Governo nazionale. Grazie, tanti auguri, buon natale a voi ed ai vostri cari”. Al termine dell’intervento il Capo del Governo ha lasciato la base del Regional Command West.

PRODI VISITA ISAF

23 dicemebre: il Presidente del Consiglio Romano Prodi, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Gianpaolo Di Paola, ha incontrato il Contingente Italiano di ISAF nella capitale afgana, nel corso di una breve visita in Afghanistan. Accolto dal generale Bonato, Comandante del Regional Command Capital, il premier ha passato in rassegna i militari di ITALFOR per poi rivolgersi a loro esprimendo la riconoscenza del Paese e del Governo per la loro opera “improntata a professionalità, dedizione ed efficienza”, a sostegno del governo locale e della popolazione di Kabul. Prima di partecipare alla consueta Messa della domenica in compagnia dei soldati, il Primo Ministro si è intrattenuto con i vertici militari italiani a Kabul in un incontro cui ha partecipato anche l’Ambasciatore in Afghanistan Ettore Sequi.

PARISI VISITA IL CONTINGENTE IN KOSOVO

Il 24 dicembre il Ministro della Difesa, Arturo Parisi, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giampaolo Di Paola e dal Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze Generale di Corpo d’Armata Mauro del Vecchio, si è recato in Kosovo per porgere gli auguri di Natale al personale del Contingente Italiano. Al suo arrivo a Dakovica, il Ministro Parisi è stato accolto dall’Ambasciatore d’Italia, a Belgrado, Alessandro Merola, dall’Italian Senior National Representative, Generale di Brigata Alessandro Savarese, e dal Comandante della Multinational Task Force West, Generale di Brigata Nicolò Falsaperna. Nel corso della sua visita, il Ministro Parisi, si è recato al Monastero di Decani e al Villaggio Italia a Pec dove ha salutato tutto il personale dei Reparti presenti nell’area. La seconda tappa del viaggio si è svolta a Pristina dove il Ministro della Difesa ha incontrato il personale italiano della Multinational Specialized Unit, al Comando del Colonnello Andrea Guglielmi, e quello che opera nel Comando KFOR.

CONSEGNATO L'ANDREA DORIA ALLA MARINA

Sabato 22 dicembre, nella darsena dello stabilimento Fincantieri del Muggiano (La Spezia), ha avuto luogo la cerimonia di consegna alla Marina Militare del Cacciatorpediniere Andrea Doria. Il passaggio della nave dal cantiere alla Marina avviene a due anni dal varo e a conclusione di un periodo intenso di prove, anche in mare, della piattaforma. La cerimonia, alla presenza di autorità civili e militari, ha avuto come elemento centrale l’alzata sul pennone del Doria della Bandiera della Marina. La nave proseguirà il periodo di collaudi riguardanti i sistemi di comando, controllo e comunicazioni per conseguire la piena capacità operativa. Nave Andrea Doria, insieme alla gemella Caio Duilio, fa parte della Classe Orizzonte, programma di collaborazione con la Marina Francese. Sono navi con modernissime elevate capacità di difesa aerea e piattaforma per imbarcare un comando complesso capace di operare anche in contesti internazionali.