giovedì 20 marzo 2008

L'AMBASCIATORE USA IN CIAD VISITA IL CONTINGENTE

L'Ambasciatore degli Stati Uniti in Ciad, Luis Nigro, durante la sua visita al Comando EUFOR a Camp Croci, ha visitato l'Ospedale da Campo del Contingente Italiano. Il Diplomatico, accompagnato dall'Addetto per la Difesa degli Stati Uniti in Ciad e Repubblica Centro Africana, Tenente Colonnello Lovelace, dopo un'approfondita illustrazione sulle capacità sanitarie del complesso ospedaliero da parte del Direttore del ROLE 2, Tenente Colonnello Arnaldo Gallucci, si è cordialmente intrattenuto parlando in italiano con il personale medico vantando le proprie origini italiane.

lunedì 17 marzo 2008

VISITA DEL COMANDANTE DI ISAF AI MILITARI ITALIANI

Si è tenuta lo scorso 12 marzo la visita del Comandante di ISAF Generale Dan McNeill, ai militari del Contingente Italiano impegnati nelle basi operative avanzate delle valli di Mushai e Surobi, rispettivamente a 40 km a sud e 60 km a est di Kabul. Il Generale McNeill, accompagnato dal Comandante del Regional Command Capital di ISAF, Generale Federico Bonato, ha incontrato gli Alpini di ITALFOR, comandati dal Colonnello Michele Risi, e gli Alpini Paracadutisti del Reggimento Ranger. Durante la sua visita l'Alto Ufficiale ha avuto modo di apprezzare gli equipaggiamenti e la professionalità dei militari italiani impegnati nelle attività di controllo del territorio e nel processo di ricostruzione e sviluppo del paese afgano proferendo parole di vivo compiacimento per il lavoro svolto. Il Generale ha inoltre assistito ad un incontro con le autorità civili afgane del comprensorio dove gravitano le forze italiane e ha potuto apprezzare l'assistenza sanitaria quotidiana prestata dai team medici nazionali alla popolazione civile.

SCOPERTO DEPOSITO DI ARMI IN AFGHANISTAN

I militari della 22^ Compagnia Alpini, hanno trovato un cache di munizioni, durante un'attività di assistenza sanitaria in favore della popolazione afgana. I militari stavano curando i civili del villaggio di Halu Keyl quando i locali maleck e le autorità civili afghane, forti della fiducia maturata verso i soldati italiani, informavano il personale del Contingente, della presenza in un vicino cimitero di un deposito di materiale bellico ancora attivo. Arrivati sul posto gli Alpini rinvenivano alcuni RPG7, bombe da mortaio, bombe a mano e sub munizioni. Contattata la polizia locale e il personale del Plotone EOD della Compagnia Genio di ITALFOR, specializzato nella distruzione di ordigni, le munizioni trovate nel cachet, trasportate in un luogo sicuro, venivano fatte brillare.

IL PROSSIMO TURNO IN AFGHANISTAN E' DELLA FRIULI

Nella seconda metà di aprile la guida militare dell’ovest dell'Afghanistan, la regione di Herat, passerà alla Brigata Aeromobile Friuli. Per quella data saranno arrivati sul terreno i cento uomini del Comando, che ha sede a Bologna, e i 350 del 66° Reggimento Aeromobile Trieste di Forlì. Nella stessa area sono presenti le forze speciali italiane della Task Force 45 e, da settembre, i cinque elicotteri Mangusta della Friuli inquadrati, con tre grandi Chinook da trasporto, nella Task Force Fenice. Il potenziamento del settore Ovest è la soluzione che l’Italia ha in animo di sostenere al vertice della NATO che si terrà a Bucarest dal 2 al 4 aprile. Il problema è non aumentare il numero degli uomini in divisa inviati in Afganistan. A questo disegno sarebbe perfettamente funzionale anche la riduzione da 1250 a 500 soldati prevista per la fine dell’estate per il Comando Regionale Capitale, ossia della regione di Kabul, quando scadrà il turno di guida italiana, ora affidato alla Brigata Alpina Taurinense. A quel punto l’Italia potrebbe rinunciare anche alla rotazione del comando con la Francia e con la Turchia, conservando nella zona della Capitale un solo Battaglione Alpino.