martedì 4 settembre 2007

OPERAZIONE LEONTE: PARTE L'ARIETE

Sarà la Brigata corazzata Ariete a sostituire la Folgore nella missione dell’Onu Unifil-Leonte 3, in corso in Libano. I primi uomini partiranno nei prossimi giorni, subito dopo la cerimonia di saluto al battaglione logistico, in programma venerdì, alle 10.30, a Maniago, nella caserma Baldassarre, dov’è di stanza il reparto. Saranno presenti, tra gli altri, il comandante del primo comando Forze di difesa di Vittorio Veneto, Giovanni Ridinò, e il comandante dell’Ariete, Paolo Ruggiero.Il "logistico" sarà il primo, tra i reparti della Ariete a raggiungere la zona di operazioni assegnata al contingente italiano e a cominciare l’avvicendamento con i reparti della Folgore, prossimi alla fine del mandato. Il comando della Brigata e gli altri reparti – l’11º Reggimento bersaglieri, di Orcenico Superiore, il 10º Genio guastatori Cremona e il Reparto comando e trasmissioni di Pordenone – raggiungeranno il Libano nelle settimane successive e costituiranno la Joint Task Force “Lebanon-sector West”. Faranno parte del contingente nazionale, a guida Ariete, anche altri reparti, tra cui il 3º Savoia Cavalleria di Grosseto, e il 7º Reggimento trasmissioni di Sacile.

2 SETTEMBRE 2007: CONFLITTO A FUOCO A KABUL

Una pattuglia di militari italiani è stata attaccata, in tarda sera, vicino Kabul. Un Alpino è rimasto ferito in modo non grave: si tratta del Caporalmaggiore Antonio Nughes, 23 anni di Sassari. “Nella notte il militare è stato sottoposto al trattamento medico della ferita alla coscia destra. Le condizioni generali permangono buone”, rende noto ITALFOR. Si tratta del secondo episodio in due giorni dopo l’attentato di sabato a Farah dove sono rimasti feriti tre soldati italiani il 1° settembre. Il militare faceva parte di una pattuglia che è stata attaccata con colpi di arma da fuoco mentre stava compiendo una ricognizione nella Musahi Valley, a una quindicina di chilometri da Kabul. La Valle di Musahi è un luogo molto pericoloso e tristemente noto agli italiani: il 26 settembre 2006, vi morirono i Caporalmaggiori Giorgio Langella e Vincenzo Cardella.

1° SETTEMBRE 2007: ATTENTATO AD HERAT

Tre militari italiani sono rimasti feriti in seguito ad una esplosione che ha investito un convoglio in attività di pattuglia. Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio nella Provincia di Farah. L’esplosione ha coinvolto un convoglio composto di sei mezzi, impegnati in una attività di ricognizione. La deflagrazione ha investito una pattuglia che si trovava a bordo di un VTLM, mentre percorreva la strada che collega Farah alla cosiddetta Ring Road. I tre militari feriti in seguito all’esplosione in sono stati assistiti in una valida struttura sanitaria, stabili, coscienti e in buone condizioni generali. L’esplosione è stata provocata da un ordigno piazzato ai margini della strada.

22 AGOSTO 2007: ATTACCO A PATTUGLIA AD HERAT

Alle ore 18:30 circa locali, una Pattuglia del Contingente Italiano, nel corso di un’attività di perlustrazione nella Provincia di Farah, è stata fatta oggetto di alcuni colpi di armi leggere ed RPG da parte di forze non identificate. Il nostro personale che viaggiava a bordo di VTML, ha reagito al fuoco e si è successivamente disimpegnato. Su richiesta dei militari italiani sono giunti in zona elicotteri Mangusta per il supporto aereo. Nel corso dello scontro nessun militare italiano è stato ferito e non vi sono stati danni ai mezzi.

21 AGOSTO 2007: INCIDENTE AB AB212 IN AFGHANISTAN

Nel corso della mattinata un elicottero AB 212 dell’Aeronautica Militare, in normale attività di ricognizione tattica, per motivi tecnici in via di accertamento, è stato costretto ad un atterraggio d’emergenza a circa 12 km a sud est di Kabul. Nel momento dell’impatto al suolo il velivolo si è rovesciato su un fianco. A seguito di ciò, dei sette trasportati di cui quattro membri di equipaggio, in tre hanno riportato ferite di non grave entità. I tre militari lievemente feriti in seguito all’impatto durante l’atterraggio d’emergenza e ricoverati presso l’ospedale militare francese del Regional Command Capital in Kabul sono il Maggiore dell’Aeronautica Militare Roberto Fabbri, il Capitano dell’Esercito Italiano Nicola Castello ed il 1° Maresciallo dell’Aeronautica Militare Mauro Brischetti. I primi due hanno riportato rispettivamente escoriazioni diffuse ed una ferita alla mandibola suturata con tre punti. Rimarranno sotto osservazione nelle prossime ore mentre il 1° Maresciallo Brischetti ha riportato una frattura multipla alla gamba sinistra, già sottoposta ad intervento chirurgico, ed una lussazione alla scapola destra. Gli altri quatto militari, trasportati presso l’ospedale ceco dell’Aeroporto di Kabul sono il Colonnello dell’Esercito Italiano Fabrizio Bonaldi, dimesso in giornata, il Tenente dell’Aeronautica Militare Giacomo Dell’Amico con una lieve tumefazione all’occhio sinistro, il Caporalmaggiore dell’Esercito Italiano Vincenzo Bonaccorsi con escoriazioni diffuse ed il 1° Maresciallo Luogotenente dell’Aeronautica Militare Alfonso Caputo con postumi da shock. Rimarranno.