martedì 5 febbraio 2008

KABUL: RICOSTRUITO PONTE DAL CONTINGENTE ISAF ITALIANO

È stato ripristinato, grazie agli Alpini ed ai Paracadutisti inquadrati nel Regional Command Capital di ISAF, un ponte pedonale sospeso lungo oltre 70 m che attraversa il fiume Kabul, pochi chilometri ad est della città. Il ponte era stato danneggiato mesi fa dal passaggio di autoveicoli che ne avevano reso inservibile il manto, impedendo ai villaggi situati sulla sponda opposta i collegamenti con la città. L’intervento dei militari italiani, avvenuto in coordinamento con le autorità di Surobi, è consistito nella ristrutturazione delle travi di sostegno e della pavimentazione in legno della struttura, realizzate con fondi del Ministero della Difesa italiano. I lavori, affidati dagli specialisti del CIMIC ad una ditta del posto, sono stati terminati in due settimane e sono culminati con la cerimonia di riapertura cui hanno partecipato i capi dei villaggi riuniti dal ponte. Grande la soddisfazione espressa dalle autorità locali ai militari italiani per la realizzazione di un’opera semplice che avrà tuttavia un notevole influsso benefico sull’economia della zona di Surobi, grazie ad un accesso diretto e più rapido ai mercati circostanti ed alla Capitale.

lunedì 4 febbraio 2008

PARTE IL PROGRAMMA ITALO-FRANCESE FREMM

Con la cerimonia di taglio della lamiera della prima fregata europea multi missione, avvenuto oggi 4 febbraio 2008 nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (Sestri Levante - Genova), prende avvio il programma di cooperazione italo-francese FREMM, la più importante iniziativa congiunta finora attivata tra industrie europee della difesa nel settore navale. L’unità sarà contraddistinta da elevata flessibilità d’impiego, presenterà una lunghezza di 139 m, una larghezza di 19,7 m e un dislocamento a pieno carico di circa 5900 t. Potrà raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi e l’equipaggio sarà di 145 marinai. Le navi del programma FREMM rappresenteranno lo stato dell’arte della difesa italiana ed europea nel Mediterraneo e sostituiranno le fregate della classe “Maestrale”, costruite negli anni Settanta. L’iniziativa vede la partecipazione in qualità di prime contractor per l’Italia di Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri, 49% Finmeccanica) e per la Francia di Armaris (DCNS + Thales). Prevede la costruzione da parte delle rispettive industrie nazionali di 27 fregate di diversa configurazione per le due Marine, 17 per quella francese e 10 per quella italiana, con un impegno per le strutture produttive di Fincantieri che si proietta fino al 2020. Al programma italiano partecipa in misura rilevante Finmeccanica che, attraverso le sue industrie, fornisce il sistema di combattimento.

VELIVOLO C130 DELL'AERONAUTICA PRONTO AL DECOLLO PER EVACUARE GLI ITALIANI IN CIAD

Un aereo da trasporto C130J della 46^ Brigata dell'Aeronautica Militare viene mantenuto in queste ore in prontezza di decollo nel caso in cui ci fosse la necessità di organizzare un ponte aereo per l'evacuazione dei civili italiani che risiedono in Ciad. Qualora le operazioni lo richiedessero, la Forza Armata è in grado di approntare un altro velivolo dello stesso tipo per affiancarlo a quello eventualmente utilizzato nelle possibili operazioni di rimpatrio dei cittadini italiani che vivono nel paese africano. Allo Stato Maggiore della Difesa vengono seguiti "molto attentamente" in queste ore gli sviluppi della situazione in Ciad, dove venti militari italiani sono da alcuni giorni impegnati come avanguardia del contingente che prenderà parte alla missione dell'Unione Europea di assistenza ai profughi del Darfur. Al momento non sono state prese decisioni in merito all'ipotesi di una eventuale evacuazione per i soldati italiani. Ogni esposizione, viene precisato, sarà adottata di concerto con la Farnesina che sta seguendo di minuto in minuto l'evolversi della vicenda. Nell'ambito della missione europea in Ciad, i militari italiani sono incaricati di allestire e gestire un ospedale da campo per l'assistenza sanitaria ai profughi del Darfur. Del contingente faranno parte militari del Corpo della Sanità e specialisti delle Trasmissioni.