venerdì 19 ottobre 2007

ATTIVITA' FUORI AREA POCO CONOSCIUTE: I VIGILI DEL FUOCO ALL'ESTERO

Non solo sul Territorio Nazionale, i Vigili del Fuoco Italiani, con la loro competenza e preparazione, sono apprezzati anche all'estero, dove si sono distinti nell'aiutare le popolazioni colpite da varie emergenze. Tra le altre ricordiamo:
- Missione Arcobaleno in Albania;
- Recupero di una salma nel Lago Maloja a Silver See in Svizzera;
- Soccorso per il terremoto in Turchia;
- Incendio del polo petrolchimico di Ras El Anuf in Libia;
- Esercitazione Dacia 2003 in Romania.
Di seguito, il resoconto dell'intervento nello spegnimento dell'incendio del polo petrolchimico di Ras El Anuf in Libia e l'Esercitazione Dacia 2003 in Romania, che hanno richiesto un enorme contributo di uomini e mezzi.
Incendio del polo petrolchimico di Ras El Anuf in Libia
L'intervento posto in essere da una task-force altamente specializzata, composta da ingegneri del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ha consentito di scongiurare un concreto pericolo di disastro con il coinvolgimento di estese aree di rischio. Il positivo risultato conseguito è anche il risultato della grande capacità di costruire sinergie con i tecnici libici, a testimonianza della particolare attitudine del Corpo a collaborare anche in ambito internazionale.
Esercitazione Dacia 2003 in Romania
Dacia 2003 è un esercitazione di difesa civile promossa dalla NATO EAPC partenariato per la pace. I Vigili del Fuoco hanno partecipato, portando con sé il patrimonio di esperienze acquisite con le analoghe iniziative Taming the Dragon 2002 in Croazia, e Bogorodsk 2002, nella Federazione Russa. L'esercitazione, effettuata lavorando fianco a fianco con il personale operativo di altri paesi, è stata condotta simulando una dispersione radiologica in seguito ad un attacco terroristico. La componente italiana ha partecipato con 32 Vigili del Fuoco e 16 automezzi.

CELLULA TERRORISTICA SMANTELLATA IN LIBANO

L'Esercito Libanese ha scoperto una rete terroristica che progettava attentati contro l'UNIFIL, la forza ONU in Libano. Lo ha riferito l'agenzia ufficiale libanese NNA. Citando un comunicato dell'Esercito, l'agenzia ha precisato che l'intelligence militare ha neutralizzato la cellula composta da membri non libanesi e che stava controllando i movimenti dell'UNIFIL nel sud del Libano e progettando attacchi contro le forze ONU. Dagli interrogatori dei sette membri della cellula arrestati, ha aggiunto l'agenzia, è emerso che avevano collocato un ordigno ai bordi della strada Abbasiye-Tiro, per colpire una pattuglia dell'UNIFIL, ma che la bomba non è esplosa. Gli arrestati hanno confessato che progettavano di collocare lungo la stessa strada altri due ordigni, composti rispettivamente di cinque e dieci chili di un potente materiale esplosivo, che avrebbero dovuto esplodere in successione per provocare il maggior numero di vittime.

LEGNAGNO SALUTA I PARA' DI RITORNO DAL LIBANO

Per sei mesi hanno lavorato a contatto con gli esplosivi nelle zone calde del Libano Meridionale per contribuire alla bonifica e alla ricostruzione dei territori infestati dalle cluster bomb, le micidiali bombe a grappolo. Domani mattina, 180 militari dell’8° Reggimento Genio Guastatori Folgore di stanza alla Caserma Briscese verranno premiati per l’impegno profuso, attraverso i 77 interventi operativi realizzati dalla Task Force comandata dal Colonnello Giangaetano Carancini, nell’ambito della Missione Leonte 2 dell’UNIFIL. A distanza di due settimane dal ritorno in città della Bandiera di Guerra al seguito della Brigata Folgore, in Medioriente è rimasto solo un piccolo Contingente che rientrerà in Italia entro metà novembre, la Caserma di Via del Pontiere ospiterà la cosiddetta Parata delle medaglie. Una cerimonia che, con la consegna della medaglia commemorativa dell’ONU ai Genieri Paracadutisti rimasti nella Base Millevoi di Shama per più di 90 giorni, segnerà la conclusione ufficiale della missione di pace. E che offrirà lo spunto, alla presenza del Sindaco Silvio Gandini, dell’ex Maresciallo dei Pontieri, Mario Crocco, che consegnerà una targa a nome di tutte associazioni combattentistiche cittadine, e del Sergente Maggiore Giorgio Peruzzi, uno degli ultimi reduci della battaglia di El Alamein, per tracciare una sintesi sulla trasferta appena conclusa nel Paese dei cedri. "Il bilancio della missione, assicura il Colonnello Carancini, è sicuramente positivo: i nostri soldati hanno assolto egregiamente, malgrado i pericoli e le condizioni climatiche proibitive, il loro compito senza incidenti e con piena soddisfazione della popolazione locale. Tanto da superare i severi controlli di qualità svolti dagli esperti dell’Onu". Il Comandante pone l’accento, in particolare, sul brillamento di 229 ordigni che, oltre a facilatare gli spostamenti delle truppe, ha permesso di restituire ai cittadini di Al Qulaylah un frutteto di 10 mila metri quadrati: "Era dal 1954 che non avveniva uno sminamento sistematico di questa portata con la bonifica, non limitata ad esigenze operative, di 100 metri quadrati al giorno". Domani non sarà, però, solo il grande giorno della Parade Medals. Ci sarà, infatti, anche il passaggio di consegne per il Comandante del Battaglione, responsabile delle operazioni militari e dell’addestramento dei 400 soldati della Briscese: al Tenente Colonnello Pierluigi Scaratti, in servizio da maggio 2006 e destinato al Comando Truppe Alpine di Bolzano, subentrerà il Tenente Colonnello Pasquale Varesano, proveniente dal Comando Forze Operative Terrestri di Verona.

NASCE EUROGENDFOR

Il ministro della Difesa Arturo Parisi è giunto oggi a Velsen (Olanda), dove, insieme ai rappresentanti dei governi di Francia, Olanda, Portogallo e Spagna, firmerà il Trattato istitutivo della Forza di gendarmeria europea denominata Eurogendfor (EGF). EGF, a cui partecipano forze di polizia a ordinamento militare, rappresenta una concreta testimonianza di cooperazione tra cinque Paesi europei determinati a contribuire allo sviluppo della politica europea di sicurezza e difesa attraverso l’istituzione di strutture multinazionali in grado di affrontare le situazioni di crisi con gli strumenti più adatti ai diversi scenari. L’Italia, che ha messo a disposizione la sede del quartier generale presso la Caserma "Generale A. Chinotto" di Vicenza, partecipa con l’Arma dei Carabinieri, che, oltre a fornire il contributo più rilevante in termini di personale, ha efficacemente contribuito all'elaborazione del progetto grazie alle esperienze acquisite nel corso delle attività all'estero svolte dalle proprie Multinational Specialized Unit. La proposta di costituire una Forza di gendarmeria europea è stata presentata a ottobre 2003, in occasione della riunione informale di Roma dei Ministri della Difesa dell'Unione Europea svoltasi nell’ambito della presidenza italiana della UE. Successivamente, a settembre 2004, i ministri dei Paesi aderenti hanno sottoscritto a Noordwijk (Olanda) la Dichiarazione di intenti per la costituzione della Forza, mentre a gennaio 2006 è stato inaugurato il quartier generale. A dicembre 2006 è stata dichiarata la “piena capacità operativa” di EGF. Eurogendfor può essere impiegata, in linea con quanto finora avvenuto per le Msu, per l'intero spettro delle operazioni di pace, con compiti di polizia militare, di coordinamento e cooperazione con unità di polizia locali o internazionali, di collaborazione con agenzie civili internazionali, nell’ambito delle iniziative della comunità internazionale per missioni di prevenzione, stabilizzazione e ricostruzione delle strutture statuali nelle aree di crisi. La Forza, che è primariamente a disposizione dell'Unione Europea, ma che potrà anche operare in favore dell'ONU, della NATO, dell'OSCE o di altri organismi e coalizioni internazionali, è aperta alla partecipazione di contingenti di polizia a status militare di altri Paesi dell’Unione Europea e, in caso di operazioni, al contributo di Paesi con adeguate capacità di polizia. La Caserma "Generale A. Chinotto" è anche sede del COESPU (Center of Excellence for Stability Police Units), dedicato alla formazione di capacità di polizia, in particolare ma non solo, di Stati africani, da impiegare in operazioni di pace a guida ONU.

martedì 16 ottobre 2007

ROMA: PRECIPITA ELICOTTERO DELLA POLIZIA DI STATO. DUE I MORTI

Un elicottero della polizia è caduto vicino a Roma durante un volo di addestramento. Il velivolo è precipitato nei pressi di via Solfatara, a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Santa Palomba, vicino Pomezia. Nell'incidente sono morti sia il comandante del primo Reparto volo di Pratica di Mare, Giovanni Liguori, che il copilota, Eliano Falivene. Trasportato con urgenza al policlinico «Gemelli» di Roma, non ce l'ha fatta.
Anche se questa notizia non riguarda i militari italiani all'estero, la redazione del blog "Onore e Fedeltà" ha voluto informare tutti i lettori del tragico evento. E' altresì vicina alla Polizia e ai familiari delle due vittime.