
venerdì 15 febbraio 2008
NAPOLITANO RENDE OMAGGIO ALLA SALMA DI PEZZULO

BEN QUINDICI PROIETTILI HANNO RAGGIUNTO IL 1° MARESCIALLO GIOVANNI PEZZULO
Il 1° Maresciallo Giovanni Pezzulo è stato raggiunto da almeno quindici colpi d’arma da fuoco tutti mortali. Lo ha accertato l’autopsia svoltasi nell’istituto di medicina legale di Roma. L’accertamento, affidato al Dottor Carella, è cominciato alle ore 08:00 e si è concluso verso le 13:00. Il 1° Maresciallo Giovanni Pezzulo, secondo quanto accertato dall’autopsia eseguita dal Dottor Carella, è deceduto sotto una vera e propria pioggia di fuoco. I proiettili hanno trapassato il corpo e sono poi fuoriusciti. I risultati dell’accertamento sono stati poi comunicati al Procuratore Aggiunto Franco Ionta titolare, insieme con il Sostituto Giancarlo Amato, dell’inchiesta giudiziaria.
GIUNTA IN ITALIA LA SALMA DEL 1° MARESCIALLO GIOVANNI PEZZULO
Il C130 dell’Aeronautica Militare con a bordo la salma del 1° Maresciallo Giovanni Pezzulo, è atterrato all’Aeroporto Militare di Ciampino poco dopo la mezzanotte, tra giovedì 14 febbraio e venerdì 15 febbraio. La bara, avvolta nel Tricolore, è stata accompagnata nel mesto viaggio di rientro in Italia dal Generale Mauro del Vecchio, Capo del Comando Operativo di Vertice Interforze. Ad attenderlo i famigliari del Sottufficiale, il Ministro della Difesa Arturo Parisi, Fausto Bertinotti e autorità militari. Dopo il triste saluto al feretro e gli onori militari, la bara è stata trasportata all’Istituto di medicina legale di Roma per l’esame autoptico. “Papà era in Afghanistan per portare la pace e non è la prima volta che andava all’estero: tutti i giorni ci mandava le foto di quello che faceva con i bambini nelle scuole che ricostruivano”. Sono le parole di Giusy Pezzulo, figlia diciottenne del Maresciallo morto. La ragazza ricorda che il padre “aveva scelto di far parte di un Reparto dell’Esercito che si occupa di ricostruire, ed era orgoglioso di quello che faceva. Credeva fino in fondo al suo lavoro, sottolinea, mettendo al servizio dello Stato e della Patria la propria vita”.
giovedì 14 febbraio 2008
IN VIAGGIO PER L'ITALIA LA SALMA DI GIOVANNI PEZZULO

TORNA IN ITALIA IL MILITARE FERITO IN AFGHANISTAN

ITALIANI, ESPONETE IL TRICOLORE ALLE VOSTRE FINESTRE!

GIOVANNI PEZZULO: SCAMPATO ALLA STRAGE DI NASSIRYA
Il 1° Maresciallo Giovanni Pezzulo, il 12 novembre 2003 scampò alla strage di a Nassiriya in Iraq: "Era a 50 metri dall’esplosione", ha raccontato un amico. In Afghanistan era distaccato nella FOB (Forward Operating Base), la base operativa avanzata di Surobi, a una trentina di chilometri a ovest di Kabul, sulla strada per Jalalabad. Un fortino in una zona considerata nevralgica e anche molto pericolosa. Questo isolato avamposto è retto, a turno, dai militari del Paese che hanno il comando della ;issione ISAF nella regione (adesso, l’Italia) ed è attualmente presidiato da uomini del CIMIC, del 185º Reggimento della Folgore e da Alpini Paracadutisti, cioè i Rangers di cui fa parte il Maresciallo Enrico Mercuri, rimasto lievemente ferito. Il fortino di Surobi è considerato dall’ISAF molto importante perchè strategico per il controllo della provincia di Kapisa, dove si trovano gruppi di talebani. E per un efficace controllo del territorio, l’attività umanitaria svolta dal reparto di cui faceva parte Pezzulo è considerata fondamentale in quanto consente di ottenere la fiducia della popolazione.
mercoledì 13 febbraio 2008
CORDOGLIO DEL MINISTRO PARISI PER LA MORTE DEL 1° MARESCIALLO GIOVANNI PEZZULO
Il Ministro della Difesa, Onorevole Arturo Parisi, a seguito del decesso in Afghanistan del Primo Maresciallo Giovanni Pezzulo e del ferimento di un secondo Sottufficiale, ha inviato al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata Fabrizio Castagnetti, il seguente telegramma:
"LA NOTIZIA DELLA MORTE DEL 1° MARESCIALLO GIOVANNI PEZZULO, AVVENUTA QUESTA MATTINA IN AFGHANISTAN DURANTE UNO SCONTRO A FUOCO CON ELEMENTI OSTILI, MI HA PROFONDAMENTE COLPITO.NELLA DOLOROSA CIRCOSTANZA, LA PREGO DI ACCOGLIERE I SENTIMENTI DI SINCERO CORDOGLIO DELLE FORZE ARMATE E LA MIA SENTITA PERSONALE PARTECIPAZIONE AL GRAVE LUTTO CHE HA COLPITO L'ESERCITO.VOGLIA FAR PERVENIRE AL SOTTUFFICIALE RIMASTO FERITO NELL'AGGUATO GLI AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE ED AI SUOI FAMIGLIARI LA MIA PARTICOLARE VICINANZA".
Il Ministro Parisi ha inoltre inviato alla moglie del 1° Maresciallo Pezzulo il seguente telegramma:
"UNITAMENTE A TUTTO IL PERSONALE DELLE FORZE ARMATE, CHE SI STRINGE A VOI IN QUESTO DOLOROSISSIMO MOMENTO, PARTECIPO CON PROFONDA COMMOZIONE AL GRAVE LUTTO CHE HA COLPITO LA SUA FAMIGLIA. IL SUO CONSORTE, GENEROSAMENTE IMPEGNATO IN UNA MISSIONE DI GRANDE VALORE UMANITARIO, RIMARRA' PER SEMPRE NEL RICORDO DI CHI CREDE NELLA PACE E NELLA SOLIDARIETA' TRA I POPOLI. VOGLIA ACCOGLIERE L'ESPRESSIONE DELLE PIU' SENTITE CONDOGLIANZE".
"LA NOTIZIA DELLA MORTE DEL 1° MARESCIALLO GIOVANNI PEZZULO, AVVENUTA QUESTA MATTINA IN AFGHANISTAN DURANTE UNO SCONTRO A FUOCO CON ELEMENTI OSTILI, MI HA PROFONDAMENTE COLPITO.NELLA DOLOROSA CIRCOSTANZA, LA PREGO DI ACCOGLIERE I SENTIMENTI DI SINCERO CORDOGLIO DELLE FORZE ARMATE E LA MIA SENTITA PERSONALE PARTECIPAZIONE AL GRAVE LUTTO CHE HA COLPITO L'ESERCITO.VOGLIA FAR PERVENIRE AL SOTTUFFICIALE RIMASTO FERITO NELL'AGGUATO GLI AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE ED AI SUOI FAMIGLIARI LA MIA PARTICOLARE VICINANZA".
Il Ministro Parisi ha inoltre inviato alla moglie del 1° Maresciallo Pezzulo il seguente telegramma:
"UNITAMENTE A TUTTO IL PERSONALE DELLE FORZE ARMATE, CHE SI STRINGE A VOI IN QUESTO DOLOROSISSIMO MOMENTO, PARTECIPO CON PROFONDA COMMOZIONE AL GRAVE LUTTO CHE HA COLPITO LA SUA FAMIGLIA. IL SUO CONSORTE, GENEROSAMENTE IMPEGNATO IN UNA MISSIONE DI GRANDE VALORE UMANITARIO, RIMARRA' PER SEMPRE NEL RICORDO DI CHI CREDE NELLA PACE E NELLA SOLIDARIETA' TRA I POPOLI. VOGLIA ACCOGLIERE L'ESPRESSIONE DELLE PIU' SENTITE CONDOGLIANZE".
MILITARE CADUTO IN AFGHANISTAN: E' IL 1° MARESCIALLO GIOVANNI PEZZULO

MILITARE ITALIANO UCCISO IN COMBATTIMENTO VICINO KABUL
Un militare italiano è stato ucciso e un altro è rimasto ferito quando sono stati sparati dei colpi contro la loro Task Force, che era impegnata in un’attività di tipo sanitario a sostegno della popolazione, riferisce una nota dello Stato Maggiore della Difesa. "Nel pomeriggio di oggi alle ore 15:00 locali (11:30 ora italiana) nella valle di Uzeebin nei pressi della località di Rudbar, nella zona di responsabilità italiana a circa 60 km della capitale Kabul, militari italiani della Task Force Surobi, in attività di cooperazione civile e militare e sostegno sanitario alla popolazione, sono stati fatti segno di alcuni colpi di arma da fuoco portati da parte di elementi armati ostili a cui i militari italiani hanno risposto", dice la nota. "A seguito dello scontro è deceduto un militare italiano mentre un secondo risulta leggermente ferito", prosegue la nota, precisando che è in corso l’evacuazione medica presso l’ospedale militare francese a Camp Warehouse, a Kabul. Al momento non si hanno altri dettagli. "Il nostro militare era impegnato in una delle missioni caratteristiche che si fanno in Afghanistan, cioè quella di porre sotto controllo la ricostruzione della società civile", ha commentato il Presidente del Consiglio uscente, Romano Prodi, a margine di una commemorazione. "Purtroppo è stato colpito improvvisamente, proditoriamente, cioè non è stata una battaglia, è stato colpito mentre esercitava questa funzione. Siamo vicini alla sua famiglia e ai suoi cari", ha aggiunto Prodi, precisando che quella in Afghanistan "è una missione che abbiamo deciso di portare avanti perché ha un obiettivo di lungo periodo". L’Italia ha circa 2200 militari in Afghanistan tra la zona di Kabul e la Regione Ovest, entrambe sotto responsabilità italiana.
ATTIVITA' UMANITARIA DEL REGIONAL COMMAND WEST

martedì 12 febbraio 2008
PASSAGIO DI CONSEGNE ALLO STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

PRECIPITA F16 DELL'AERONAUTICA MILITARE: SALVO IL PILOTA

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