L'ultimo saluto del Contingente Italiano in Afghanistan al 1° Maresciallo Giovanni Pezzulo, è avvenuto sotto la neve di Kabul. Subito dopo la commossa cerimonia di commiato, l'aereo militare che riporta in Italia il feretro del Sottufficiale ucciso è partito alla volta di Ciampino, dove arriverà nella serata. Alla cerimonia a Kabul erano presenti, commossi, alcuni dei suoi commilitoni (gli altri gli avevano reso omaggio prima a Camp Invicta, il quartier generale italiano) e i suoi comandanti: il Generale Federico Bonato e il Colonnello Michele Risi. Nella camera ardente allestita all'interno dell'hangar, a ridosso della pista, c'è stato giusto il tempo della benedizione della salma da parte del Cappellano del Contingente, Don Marco Galanti. Qualche minuto di raccoglimento e poi la bara, avvolta nel Tricolore, è stata portata a spalla per 500 metri lungo la pista, fino al C130 dell'Aeronautica predisposto per il ritorno in Italia.giovedì 14 febbraio 2008
IN VIAGGIO PER L'ITALIA LA SALMA DI GIOVANNI PEZZULO
L'ultimo saluto del Contingente Italiano in Afghanistan al 1° Maresciallo Giovanni Pezzulo, è avvenuto sotto la neve di Kabul. Subito dopo la commossa cerimonia di commiato, l'aereo militare che riporta in Italia il feretro del Sottufficiale ucciso è partito alla volta di Ciampino, dove arriverà nella serata. Alla cerimonia a Kabul erano presenti, commossi, alcuni dei suoi commilitoni (gli altri gli avevano reso omaggio prima a Camp Invicta, il quartier generale italiano) e i suoi comandanti: il Generale Federico Bonato e il Colonnello Michele Risi. Nella camera ardente allestita all'interno dell'hangar, a ridosso della pista, c'è stato giusto il tempo della benedizione della salma da parte del Cappellano del Contingente, Don Marco Galanti. Qualche minuto di raccoglimento e poi la bara, avvolta nel Tricolore, è stata portata a spalla per 500 metri lungo la pista, fino al C130 dell'Aeronautica predisposto per il ritorno in Italia.
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