Un velivolo Falcon 900 del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare proveniente da Sarajevo è atterrato giovedì 11 ottobre, intorno alle ore 11.30, sulla pista dell’aeroporto ‘Guglielmo Marconi’ di Bologna con a bordo due bambini bosniaci affetti da gravi problemi cardiaci. Dall’aeroporto i due piccoli pazienti sono stati poi trasferiti all’ospedale ‘S. Orsola’ di Bologna, centro sanitario specializzato nella gestione di questo genere di patologie infantili. Il neonato, in condizioni cliniche particolarmente gravi, è stato mantenuto durante il volo costantemente attaccato ad apparati di sostegno alla respirazione e monitorato da personale medico e infermieristico dell’azienda ospedaliera sanitaria romagnola presente a bordo. Il trasporto, autorizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato coordinato tra la Sala situazioni dello Stato Maggiore Aeronautica e l’Ambasciata d’Italia in Bosnia, che ha ricevuto a sua volta la richiesta di trasporto sanitario di urgenza da una associazione Onlus di Faenza (Ravenna) e dell’aeroporto ‘Guglielmo Marconi’ di Bologna.Un’attività, quella dei trasporti umanitari e sanitari, che l'Aeronautica Militare svolge ogni giorno, 24 ore su 24, principalmente attraverso il 31° Stormo di Ciampino, con velivoli Falcon 50 e Falcon 900, e la 46^ Brigata Aerea di Pisa con i C-130J, velivoli in grado di trasportare apparecchiature ed autoambulanze nonché pazienti colpiti da patologie altamente infettive. Solo nel primo semestre del 2007 sono state oltre 800 le ore di volo effettuate dall’Aeronautica Militare a favore della collettività, per missioni di trasporto sanitario d’urgenza di vario tipo come quelli di persone fortemente traumatizzate o in imminente pericolo di vita, trasporto di organi e/o equipe mediche per espianti/trapianti, pazienti sottoposti a trapianti d’urgenza, etc. Nel 2006 erano stata effettuate circa 1600 ore di volo per missioni di tipo sanitario a favore di circa 500 pazienti e 600 equipe mediche. Il 20 per cento di tale attività è stata svolta a favore di connazionali che si trovavano all’estero.
venerdì 26 ottobre 2007
UN C130 DELL'AERONAUTICA MILITARE ITALIANA PORTA AIUTI UMANITARI IN SUDAN

CASO CALIPARI: NIENTE PROCESSO PER IL MARINE USA CHE LO HA UCCISO

Questa la motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria concessa all'Agente del SISMI dal Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi il 19 marzo 2005: Capo Dipartimento del Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare, già distintosi per avere personalmente condotto molteplici, delicatissime azioni in zona ad altissimo rischio, assumeva il comando dell'operazione volta a liberare la giornalista Giuliana Sgrena, sequestrata da terroristi in Iraq. Prodigandosi con professionalità e generosità, sempre incurante del gravissimo rischio cui consapevolmente si esponeva, animato da altissimo senso del dovere, riusciva a conseguire l'obiettivo di restituire la libertà alla vittima del sequestro, mettendola in salvo. Poco prima di raggiungere l'Aeroporto di Baghdad, nel momento in cui l'autovettura sulla quale viaggiava veniva fatta segno di colpi d'arma da fuoco, con estremo slancio di altruismo, faceva scudo alla connazionale con il suo corpo, rimanendo mortalmente colpito. Altissima testimonianza di nobili qualità civili, di profondo senso dello Stato e di eroiche virtù militari, spinte fino al supremo sacrificio della vita.
Baghdad, 4 marzo 2005
mercoledì 24 ottobre 2007
22 OTTOBRE 1995: MORTE DI UNA DOTTORESSA
Il 22 ottobre 1995 era uccisa in Somalia la Dottoressa italiana Graziella Fumagalli, che da anni si occupava dei somali più disagiati e più bisognosi. Ricordiamola.
Graziella Fumagalli nasce a Casatenovo, allora provincia di Como, oggi territorio lecchese, il 24 agosto 1944. Terza di nove figli, dopo la scuola dell'obbligo è costretta a lavorare per proseguire gli studi. Nel 1971 consegue la maturità scientifica, mentre prende sempre più corpo il desiderio di diventare medico. Nel 1980 si laurea in medicina e chirurgia. Nella prima metà degli anni Ottanta è assistente di patologia e chirurgia al'università assistente universitaria di patologia e chirurgia all’università di Milano e successivamente Al curriculum aggiunge, nel 1989, un corso di medicina tropicale. Da quel momento diventa realtà il suo desiderio coltivato per anni di aiutare i poveri del Sud del mondo.Dal 1989 al 1993 è capo medico del Progetto integrato Sanità e Acqua in Guinea Bissau. Dal 1993 al 1994 è capo medico del “Progetto integrato Sanità Mozambico. Nel 1994 dirige il Centro anti-tubercolosi della Caritas Italiana a Merca, in Somalia, con 100 pazienti ricoverati e più di 400 ambulatoriali. Graziella accetta l'incarico con la determinazione di sempre, respingendo pressioni e minacce, e non privilegiando nessun clan o fazione.La mattina del 22 ottobre 1995, nella domenica che i cristiani nel mondo dedicano alla preghiera per le missioni, Graziella Fumagalli, all'età di 51 anni, viene uccisa nel Centro antitubercolare che l'aveva vista instancabile testimone di carità per 16 mesi.La Caritas Italiana ha voluto ricordarla con un libro dal titolo "Ho nascosto il mio volto" (Ed. Emi), che ne ricostruisce l'avventura umana, professionale e spirituale, e tenta di far luce su quel buco nero chiamato Somalia.

MARINA MILITARE: VARATO IL CACCIATORPEDINIERE CAIO DUILIO

UNA MISSIONE ALL'"ESTERO" PARTICOLARE: PAOLO NESPOLI NELLO SPAZIO

lunedì 22 ottobre 2007
ACCADEVA VENT'ANNI FA: IL 18° GRUPPO NAVALE DELLA MARINA MILITARE ITALIANA PARTIVA PER IL GOLFO PERSICO

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