mercoledì 24 ottobre 2007

MARINA MILITARE: VARATO IL CACCIATORPEDINIERE CAIO DUILIO

Un nuovo cacciatorpediniere invisibile ai radar destinato alla difesa dello spazio aereo nazionale, ma anche ad essere 'proiettato' in mari lontani - è stato varato oggi nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso: si chiama Caio Duilio e, con la nave gemella Andrea Doria, è destinato a costituire la "spina dorsale" della componente d'altura della Marina militare. Secondo il ministro della Difesa Arturo Parisi si tratta di una nave "straordinariamente innovativa, pronta ad affrontare le sfide del domani", comprese quelle legate alla minaccia del terrorismo internazionale. Sì perché "nel nostro mondo globalizzato - ha avvertito - il mare è la via preferenziale per i traffici, la criminalità, il terrorismo e per molteplici attività illecite.La dimensione marittima della sicurezza assume dunque una valenza sempre maggiore, soprattutto per un Paese come l'Italia proteso al centro del Mediterraneo, bacino esposto a tensioni demografiche, sociali, religiose economiche ed etniche". Il cacciatorpediniere Caio Duilio (la quinta unità della Marina intitolata all'ammiraglio romano eroe delle guerre puniche) è un bestione di 7050 tonnellate, lungo 153 metri e largo 20, in grado di raggiungere i 29 nodi e di ospitare un equipaggio di 230 persone. E' stato costruito nell'ambito del programma italo-francese 'Orizzonte', che prevede la realizzazione di due unità per ciascuna Marina. L'Andrea Doria, già varata, sarà consegnata alla Forza armata entro l'anno mentre il Caio Duilio - tenuto oggi a battesimo da Anna Piga Parisi, la moglie del ministro - nel febbraio 2009; la prima nave sarà pienamente operativa alla fine dell'anno prossimo, la seconda nel 2010. Le due unità, che sostituiranno i caccia Audace e Ardito, già in disarmo, sono dotate di sofisticati sistemi di comando, controllo e comunicazione, che le rendono particolarmente adatte ad essere impiegate nelle missioni "fuori area". Ma saranno "determinanti" - è stato sottolineato oggi - anche nel concorso all'attività di difesa aerea nazionale; ciò grazie, in particolare, al sistema missilistico antiaereo a medio raggio del programma 'Paams'. Il varo del Caio Duilio "é una tappa importante dell'ammodernamento della nostra flotta", ha detto il capo di Stato Maggiore della Marina, Paolo La Rosa. "E' un esempio del processo di trasformazione delle Forze armate che è in atto - ha aggiunto l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, capo di Stato maggiore della Difesa - e che bisogna accelerare". Ma per farlo servono i soldi. E la Difesa, come è noto, ne ha pochi. Tuttavia, ha ricordato Parisi, il processo di rinnovamento delle Forze armate non può fermarsi: "Nella Difesa - ha detto - le scelte che contano sono di lunga durata. Sono scelte che per essere mantenute nel tempo chiedono una profonda cultura condivisa che regga al mutare dei governi e all'alternarsi delle maggioranze politiche

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