giovedì 21 febbraio 2008

ITALIANI ANCORA IN IRAQ

Un anno dopo il ritiro del Contingente Antica Babilonia da Nassirya, i militari italiani sono di nuovo protagonisti in Iraq, dove per i successi conseguiti nell’addestramento delle forze irachene ottengono riconoscimenti dalle autorità di Baghdad e dal comando statunitense del Generale David Petraeus. La missione addestrativa dei Carabinieri inserita nel programma NATO Training Mission-Iraq ha concluso in dicembre il corso di addestramento avanzato che ha permesso di costituire il primo Battaglione di Polizia Irachena perfettamente in grado di far fronte alle minacce di insurrezione, guerriglia e terrorismo. Un corso di otto settimane che ha riguardato 450 Agenti iracheni, selezionati dagli stessi istruttori italiani, che hanno potuto acquisire le tecniche e le tattiche adottate dai Reparti MSU (Multinational Specialied Unit) impiegati con successo dall’Arma in Bosnia, Kosovo e a Nassirya. Del ruolo dei nostri istruttori (80 Carabinieri provenienti in gran parte dai reparti della 2a Brigata Mobile incluso il Reggimento Paracadutisti Tuscania e il Gruppo d’Intervento Speciale), hanno riferito diffusamente i giornali e le televisioni irachene nonché la newsletter settimanale This Week in Iraq del Comando alleato di Baghdad che ha dedicato all’Arma la prima pagina con un articolo dal titolo “Carabinieri training Iraqi Police”.“L’obiettivo di questo corso è creare unità specializzate di polizia in grado di garantire la sicurezza in tutto l’Iraq”, ha dichiarato il Comandante della missione dell’Arma, Colonnello Parrulli, a This Week in Iraq aggiungendo che “si tratta di un addestramento specializzato utile non solo per le operazioni attuali ma anche per costruire la nuova polizia irachena”. L’esercitazione di fine corso, alla presenza del Primo Ministro Nouri Al Maliki, ha confermato le capacità operative raggiunte dal primo degli almeno otto Battaglioni di Polizia iracheni che i Carabinieri addestreranno nei prossimi due anni, come previsto dall’accordo siglato a Roma il 28 giugno scorso dai Ministri Arturo Parisi e Mohammed Jasim Al Mafriji. L’addestramento fornito dai team dell’Arma, guidati dal Tenente Colonnello Antonio Frassinetto, consente di istruire i quadri iracheni che a loro volta addestreranno altri Battaglioni di Agenti sotto la supervisione italiana. Come ha ricordato il 31 gennaio nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola Ufficiali Carabinieri il Ministro della Difesa, Arturo Parisi, i Carabinieri sono ben considerati dai ''nostri alleati e dai nostri amici nel resto del mondo''. ''Poche settimane or sono, a Baghdad, ha affermato Parisi, il Generale statunitense Petraeus, parlando di fronte agli Allievi della Polizia Irachena appena qualificati dal corso di formazione condotto dai nostri Carabinieri, ha definito l'Arma “the best of the best police”. In Iraq, ha detto nel corso della cerimonia il Comandante Generale dell'Arma, Gianfrancesco Siazzu, i Carabinieri stanno portando avanti un programma di formazione dell'Iraqi National Police, ''che ha già interessato circa 900 Poliziotti''. Attività analoghe vengono condotte da circa 700 carabinieri attualmente impegnati in varie parti del mondo, dall'Afghanistan al Kosovo. Le necessità della Iraqi National Police riguardano soprattutto l’addestramento nei settori investigativo, antisommossa e antiguerriglia, compiti che Washington voleva assegnare ai carabinieri, ritenuti la migliore polizia a status militare del mondo. Nonostante il ritiro del Contingente da Nassirya, dove i nostri hanno istruito 3000 militari e 11.000 Agenti iracheni, l’Italia continua a mantenere in Iraq più circa 150 militari con compiti addestrativi e una quarantina di Carabinieri del Tuscania addetti alla sicurezza dell’ambasciata italiana. Oltre alla missione dei Carabinieri, Ufficiali iracheni studiano nelle scuole militari italiane, la Marina ha ricevuto in dono sei motovedette dismesse dalle Capitanerie di Porto, mentre a Rustamiyah, nei pressi di Baghdad, una settantina di istruttori militari italiani lavorano all’Accademia della NATO che forma i nuovi Ufficiali iracheni. Un ruolo di grande rilievo confermato dal posto di Vice Comandante della NATO Training Mission assegnato a un Generale di Divisione italiano, attualmente Alessandro Pompegnani.

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