mercoledì 25 luglio 2007

MUORE CAPITANO DI FREGATA AL RIENTRO DALL'OPERAZIONE LEONTE

Il capitano di fregata Stefano Cappellaro, 46 anni, comandante del Battaglione Grado del reggimento San Marco e veterano di tante missioni all' estero, l'ultima della quale in Libano, è morto la notte scorsa per un tumore. Cappellaro, originario di Venezia, è deceduto a Brindisi - sede del 'San Marco' - in seguito a una malattia che si è manifestata dopo il suo ritorno dal Libano, dove l'ufficiale ha partecipato alla fase iniziale dell'operazione Leonte, da settembre a novembre 2006. Il battaglione comandato da Cappellaro aveva come base Marakah, la località libanese oggetto anche di una interpellanza parlamentare per i presunti rischi alla salute dei militari per la vicinanza di una ex discarica. Rischi, però, che i sopralluoghi compiuti dal personale specializzato avrebbero escluso. Un altro militare italiano reduce dal Libano, paracadutista del 186, è stato di recente rimpatriato dopo che gli era stato diagnosticato un tumore: in questo caso si è parlato di presunta contaminazione da uranio impoverito, anche se la causa della malattia non è stata accertata. Tuttavia, quello del parà (attualmente ricoverato in Italia), non sarebbe un caso isolato: anche altri militari che hanno partecipato alla missione in Libano, proprio del reggimento San Marco, sarebbero attualmente in cura per forme tumorali e problemi alla tiroide. Il capitano di fregata Cappellaro, che lascia la moglie e due figlie, era un ufficiale di grande esperienza (decorato anche con croce di bronzo al merito) e con all'attivo le missioni più delicate, dalla Somalia all'Albania, dal Kosovo all'Iraq. I funerali sono in programma per domani; la camera ardente è stata allestita nella caserma 'Carlotto' di Brindisi.

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