giovedì 1 novembre 2007

L'ARIETE IN LIBANO

Dall’11 ottobre scorso la 132ª brigata corazzata Ariete ha assunto nel Libano meridionale nell’ambito dell’operazione Onu Unifil la responsabilità del settore Ovest-Leonte 3, quale Joint task force “Lebanon”. Dislocata nella fascia di territorio compresa tra il confine con Israele a sud e il fiume Litani a nord, la Jtf - L inquadra complessivamente circa 4.500 militari, dei quali 2.300 italiani, cui si aggiungono altri 2 mila tra uomini e donne delle forze armate di Francia, Ghana, Repubblica di Corea, Qatar e Slovenia.Le forze armate ghanesi, nell’ambito delle operazioni di pace Onu, hanno una lunga e gloriosa tradizione, iniziatasi nel 1960 con la missione nella Repubblica democratica del Congo (allora Zaire) e che, nel corso di quasi mezzo secolo, le ha viste impegnate in oltre 20 missioni in Africa, nel Medio Oriente, in Asia, nei Balcani e in Afghanistan.Il contingente ghanese, denominato 66º Ghanbatt e al comando del tenente colonnello William Omane Agyekum, ha l’importante compito operativo di vigilare sul rispetto della tregua in corso lungo la cosiddetta “Blu line”, la linea di confine tra il Libano e Israele. I circa 800 militari dell’unità, uomini e donne, provengono dal 6º battaglione di fanteria di stanza a Tamale, nel Ghana settentrionale. L’importanza dei compiti svolti dal contingente del Ghana è stata sottolineata dal comandante dell’Ariete e della Jtf - L, generale Paolo Ruggiero, nel corso di una visita svolta al comando del Ghanbatt nella base di Al Qawzah, a circa 20 chilometri dalla città di Tiro. Nel rivolgersi al personale, Ruggiero ha espresso la soddisfazione di poter avere tra le unità alle sue dirette dipendenze reparti provenienti da un Paese che rappresenta un autentico caposaldo delle missioni di peace-keeping a guida Onu. A tutti i cittadini di Pordenone e alla sua comunità ghanese il comandante del 66º Ghanbatt ha voluto inviare un saluto personale e affettuoso a nome di tutti i suoi soldati, ringraziando nel contempo l’Italia e i suoi rappresentanti militari per la stima e i sentimenti di amicizia dimostrati nei confronti dei propri connazionali.

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