venerdì 29 febbraio 2008

23 FEBBRAIO 2008: IL CAPO DI STATO MAGGIORE IN VISITA AL CONTINGENTE ITALIANO IN LIBANO

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Vincenzo Camporini, accompagnato dal Generale di Corpo d’Armata Mauro Del Vecchio, Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze Difesa, ha fatto visita al Contingente Italiano in Libano. Ad accoglierlo, nella Base di Naqoura, presso il Comando UNIFIL, era presente il Colonnello Gerardo Restaino, Comandante della componente nazionale. Nel corso dell’incontro con il Comandante della Forza, Generale di Divisione Claudio Graziano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha avuto modo di ricevere il quadro di situazione sui compiti e sullo sviluppo attuale della missione. Successivamente, il Generale Camporini si è recato nella Base di Shama, ove è stato accolto dal Generale di Brigata Paolo Ruggiero, Comandante della Joint Task Force Lebanon Sector West attualmente su base 132ª Brigata Corazzata Ariete. Dopo l’incontro con i militari del 3° Reggimento Savoia Cavalleria, del 10° Reggimento Genio Guastatori Ariete e del 6° Reggimento di Manovra, la visita è proseguita nella Base di Marakah, sede dell’11° Reggimento Bersaglieri, dove il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha potuto assistere ad un’attività CIMIC del Contingente, presenziando alla donazione di quattro generatori di energia elettrica alle municipalità di Aytit, Qana, Mahrouna e Kafra , alla presenza dei rispettivi Sindaci e di altre Autorità locali. Infine, ha raggiunto Tibnin, sede del Comando della Joint Task Force Lebanon, costituita da circa 2200 militari italiani ai quali si uniscono i contingenti di Francia, Ghana, Corea del Sud e Slovenia. Qui, a cura del Generale Ruggiero, gli sono state illustrate le attività operative, logistiche e umanitarie in atto nel settore di responsabilità. Nel rivolgersi poi ai militari del Contingente, il Generale Camporini ha voluto manifestare il proprio ringraziamento per l’opera svolta, affermando che “tutto il Paese segue con attenzione ed affetto il vostro impegno e sacrificio, dove riuscite a coniugare competenza tecnica e straordinaria capacità di relazioni con la popolazione libanese”. Soffermandosi poi sulla nobiltà della missione e di come i soldati italiani sappiano interpretarla quotidianamente, il Generale Camporini ha rivolto un pensiero alle famiglie dei militari che “condividono ansie e sacrifici dei loro congiunti, per il delicato e difficile lavoro da loro svolto”.

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