sabato 26 gennaio 2008

MORTI TRE MILITARI ITALIANI IN LICENZA DAL LIBANO

L'Operazione Leonte ha i primi suoi tre caduti. Si tratta del Tenente Stefano Brocoloni, del Sergente Carmine Genovese e del Caporalmaggiore Luigi Squeo. I tre militari erano appena rientrati in Italia per una breve licenza di dieci giorni, quando la loro auto, sull'autostrada A14 in direzione di Bari, si è scontrata con un camion parcheggiato in una piazzola di sosta. Partiti alla volta del Medio Oriente a metà ottobre 2007, i tre erano rientrati in Italia, in aereo, per trascorrere una licenza di una decina di giorni in Puglia. Appena sbarcati all'aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari (Gorizia) avevano noleggiato la Renault Megane per raggiungere direttamente le località di origine, senza passare per la caserma.
Il Tenente Stefano Brocolini, di 25 anni, nato e residente a Trani, in provincia di Bari, che era alla guida della vettura, era arrivato in Friuli circa un anno fa e aveva mantenuto il domicilio all'interno della caserma maniaghese. Celibe, aveva una sorella, anch'essa Ufficiale dell'Esercito, attualmente impegnata in un corso di specializzazione negli Stati Uniti.Il Sergente Carmine Genovese, 31 anni, nato a Bari e residente a Valenzano, era giunto alla Baldassarre da alcuni mesi e aveva eletto domicilio a Fanna, in provincia di Pordenone, a pochi chilometri dal luogo di lavoro. Celibe, proveniva da Torino e aveva alle spalle già altre importanti missioni internazionali.Il Caporalmaggiore Luigi Squeo, 27 anni, nato negli USA e residente a Molfetta, in provincia di Bari, era un volontario in ferma prolungata. Celibe, domiciliato in caserma, abitava a Maniago già da alcuni anni.

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