Matrimonio “In Articulo Mortis”. Si chiama così nel diritto canonico il legame indissolubile tra due persone di cui una in punto di morte. È il caso dell’Agente del SISMI Lorenzo D’Auria, in coma irreversibile dopo essere rimasto ferito in Afghanistan nel corso dell’operazione che ha portato alla sua liberazione e a quella di un commilitone rapiti da una banda afgana. D’Auria è stato dunque unito in matrimonio alla compagna Francesca con una cerimonia silenziosa e straziante all’Ospedale Celio di Roma. Come ha confermato Mario D’Auria, il padre del Paracadutista trentatreenne, il figlio e la compagna “avevano da tempo manifestato il desiderio di convolare a nozze, ma gli impegni militari avevano sempre fatto rimandare la loro unione”. La coppia ha già tre figli, l’ultimo dei quali di soli due mesi. Lorenzo D’Auria è tenuto in vita solo grazie a un respiratore artificiale.
domenica 30 settembre 2007
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