domenica 4 novembre 2007

MESSAGIO DEL MINISTRO PARISI IN OCCASIONE DEL 4 NOVEMBRE

Il Ministro della Difesa, On. Prof. Arturo Parisi, in occasione del giorno dell'unità nazionale e giornata delle Forze Armate, ha inviato alle Forze Armate il seguente messaggio: "Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, personale civile della Difesa, quasi novant'anni ci separano dal 4 novembre 1918, anniversario dell'armistizio di Villa Giusti e della vittoriosa conclusione della Grande Guerra che portò a compimento l'unità della Patria. L'Italia, coinvolta in un conflitto durissimo e drammatico, superò la più grande prova della sua storia, dimostrando coesione e tenacia anche nei momenti più tragici. La concordia tra combattenti e popolo sull'idea di Patria resse l'urto violento, superò momenti terribili e stupì il mondo intero con gli immani sacrifici delle trincee, sul Grappa, sul Pasubio, sul Carso. Con pari capacità si batterono in ardimentose azioni tutte le unità della Marina e gli uomini della nascente Aeronautica militare nei primi audaci e cavallereschi duelli aerei.Sul Piave fu fermata un'offensiva nemica che sembrava inarrestabile. Tutto il popolo si strinse intorno alle Forze Armate, nacque e si radicò un sentimento di patriottismo e consapevolezza dei valori nazionali, da allora divenuto patrimonio della Nazione.Quella guerra costò all'Italia un numero spaventoso di vittime, fra caduti in battaglia, deceduti in prigionia e dispersi. Furono anni di sacrificio, dolore, lutto, non solo per i combattenti ma anche per l'intera popolazione. Ma furono anche momenti di abnegazione, speranza, valore, simboleggiati da due nomi: Caporetto e Vittorio Veneto. Con Caporetto l'Italia imparò a sopportare le difficoltà di una battaglia persa, con Vittorio Veneto seppe dimostrare le capacità di rinascita e, con la vittoria finale, acquisì definitivamente lo status di grande nazione dell'Occidente.Rinnoviamo oggi sentimenti di ammirazione e gratitudine ai combattenti di allora, rivolgiamo un riconoscente ricordo ai Caduti, a quanti soffrirono per le ferite, le mutilazioni, gli stenti, la prigionia.Guardiamo con rispetto e pietà ai Caduti della parte allora avversa, figli di popoli con i quali oggi costruiamo l'Unione Europea, destinata ad annullare antiche divisioni e a perseguire le vie della pace, della concordia, della giustizia. Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, personale civile della Difesa, siate orgogliosi di appartenere ad un'unica grande famiglia di uomini e donne coraggiosi, competenti, decisi, che si mette a disposizione dell'interesse collettivo per difendere e tutelare il bene primario ed essenziale della sicurezza, in Patria e nel mondo.L'Italia è certa di poter contare sempre su di voi e vi esorta ad affrontare i vostri compiti con immutata dedizione, capacità e umanità. Siate consapevoli dell'affetto e della fiducia unanime degli italiani, continuate a servire la Patria con convinzione e impegno, guardando all'esempio dei combattenti della Grande Guerra e di tutti gli altri protagonisti delle nostre luminose tradizioni militari".

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