domenica 4 novembre 2007

RECENSIONE "NASSIRIYA" DI COSIMO VISCONTI

Il camion carico di esplosivo si scaraventa sulla base italiana. Lo spostamento d'aria colpisce Cosimo Visconti in pieno torace. Si rialza, e tenendo srette a sè le parti del corpo straziate, vede i compagni in un lago di sangue, la caserma devastata, la gente che urla e corre, ma resiste. Questo diario non è solo il racconto della Missione Antica Babilonia o del dopo Saddam, è la memoria delle 28 persone, diaciannove Italiani e nove Iracheni che a Nassirya hanno perso sogni, speranze e la vita. Con un braccio miracolosamente ricucito, un proiettile nel torace, profonde cicatrici sul corpo e nell'anima, la vita del Brigadiere Cosimo continua. Ma non è più la stessa. Qualcosa di lui, e di noi tutti, è ancora a Nassirya.
Cosimo Visconti nasce a Sant'Agata dei Goti nel 1962. Si arruola nei Carabinieri nel 1979. Assegnato a Roma nel 1980, nel 1983 passa al Nucleo Tribunale e Traduzioni e Servizi Magistratura. Nel 1990 alla Sezione di Polizia Giudiziaria del Tribunale di Roma, nel 1994 al Nucleo Radiomobile e nel 2003 al Nucleo Scorte. Partecipa alle missioni in Bosnia, Albania e Iraq. Congedato il 5 aprile 2005, è insignito della Croce d'Onore per le ferite riportate il 12 novembre 2003 a Nassirya.

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